Questo progetto ha ricevuto 75.000 euro dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea, nell'ambito dell'Accordo di sovvenzione n. 957228 (per i dettagli, vedere https://www.trublo.eu/).

La nostra società è basata sulla tecnologia e sui dati, poiché si basa sullo scambio di informazioni attraverso mezzi di comunicazione affidabili. Come recentemente sottolineato dalla Commissione Europea nel Codice di condotta rafforzato sulla disinformazione, pubblicato il 16 giugno 2022, "le società democratiche aperte dipendono dai dibattiti pubblici che consentono ai cittadini ben informati di esprimere la loro volontà attraverso processi politici liberi ed equi". Quindi, il dibattito pubblico può essere considerato, in questo senso, l'apice di una complessa interazione tra tre tipi di soggetti.

In primo luogo, i governi hanno l'obbligo di proteggere i diritti fondamentali (bilanciando, tra gli altri, la privacy e la libertà di espressione).

In secondo luogo, le piattaforme di social media, il cui controllo tecnologico consente loro di manipolare il comportamento e le convinzioni dei clienti.

In terzo luogo, gli utenti spesso si aggregano in comunità che condividono interessi, pratiche ed esperienze. I creatori di contenuti professionali svolgono un ruolo difficile in questo scenario, poiché devono non solo rispettare le leggi, ma anche adattarsi ai termini di servizio imposti dalle piattaforme durante la pubblicazione dei loro materiali e costruire un proprio pubblico attraverso la credibilità.

Nonostante l'importanza della loro deontologia professionale, i giornalisti (ma anche i professionisti dei media in generale) non dispongono di strumenti specifici ed efficaci che consentano loro di garantire l'autenticazione o l'integrità dei contenuti prodotti, nonché di raccogliere facilmente dalle persone di interesse (ad esempio, un intervistato) il consenso all'utilizzo dei loro dati personali o della loro liberatoria copyright (ad esempio, materiali protetti). Di conseguenza, le persone coinvolte nelle notizie diffuse spesso non sono consapevoli dei propri diritti, non sono in grado di esercitarli o non sono in grado di sollevare reclami legali o richiedere il ripristino, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dati e la privacy.

TRUTHSTER mira a sostenere i professionisti dei media fornendo loro uno strumento semplice per certificare la creazione di contenuti mediatici che richiedono l'interazione con un utente (ad esempio, un'intervista) e generare dichiarazioni di non responsabilità e licenze legali semi-automatiche.

Obiettivi

• La certificazione attraverso la "prova di validità" come potenziamento dei creatori di contenuti mediatici professionali e, quindi, della libertà di espressione. Truthster mira a sostenere i professionisti dei media, automatizzando e semplificando la generazione di licenze da parte dei titolari di copyright e di dichiarazioni di non responsabilità da parte dei soggetti interessati.
• Smart Contracts come strumento per aumentare la trasparenza e proteggere le persone di interesse (protezione dei dati intervistati). Truthster mira a supportare i titolari dei diritti (ad esempio un'istituzione, un'azienda, un giornalista, un fotografo, un regista, una produzione cinematografica o un privato) nel fornire la prova della proprietà dei media rilasciati (ad esempio un'immagine, un video, un'intervista, un articolo) insieme alle liberatorie e, in caso, a un'autocertificazione, riducendo così il rischio di controversie legali dovute a false affermazioni di riproduzione abusiva di materiali protetti da copyright.
• Infrastruttura decentralizzata (Alastria) come piattaforma di fiducia per il bilanciamento dei diritti fondamentali. Truthster mira a fornire un modo semplice per smascherare gli artefatti digitali contraffatti (ad esempio i deepfake), grazie alla certificazione di quelli autentici.
• Governance partecipativa per garantire l'adozione della tecnologia e la gestione del sistema. Truthster mira a coinvolgere istituzioni, associazioni professionali e comunità, consentendo la creazione di un ecosistema di fiducia attraverso una piattaforma senza fiducia.
• Innovazione aperta per garantire la crescita dell'ecosistema. Truthster mira a digitalizzare la negoziazione del consenso e delle licenze per ridurre l'impatto ambientale, consentendo al contempo la possibile integrazione con altri servizi professionali (servizi di archiviazione cloud, mercato NFT, mediazione ADR online).