Laboratorio per la conoscenza del patrimonio materiale, immateriale e linguistico del Friuli Venezia Giulia

Il Laboratorio fa da ponte organizzativo, metodologico, logistico tra Università di Udine (Dipartimento DILL, Centro Internazionale sul Plurilinguismo, Archivio Etnotesti (sito https://archivioetnotesti.uniud.it/ ), CIRF) e istituzioni museali ed ecomuseali territoriali, per incontrare una domanda di intervento a vario titolo relativa al patrimonio materiale, immateriale e linguistico regionale – dalla divulgazione alla ricerca, dal rilevamento alla pre-catalogazione, dalla didattica alla progettazione –. Si attiva per progetti attraverso partenariato con gli Enti e prevede il coinvolgimento di studenti soprattutto in tirocinio curricolare sviluppando una offerta di tirocini interni. Prevede la realizzazione di attività strumentali (realizzazione di didascalie, rilevamento,  digitalizzazione, pre-catalogazione, impiego di tecnologie digitali, piani di comunicazione …); sviluppa i tirocini attraverso incontri con esperti selezionati in base al progetto (esperti del patrimonio, archivisti, conservatori di collezioni particolari, catalogatori …) affinché l’intervento a vario titolo sul patrimonio materiale e immateriale diventi un saper fare utile in diversi futuri settori lavorativi.

 Il primo progetto del Laboratorio (avvio fine gennaio-febbraio 2024) è una collaborazione con il Museo Etnografico del Friuli (Civici Musei, Comune di Udine) per la realizzazione di didascalie plurilingui, parzialmente mancanti o assenti per quanto riguarda le lingue friulana, tedesca e inglese. È quindi una proposta specifica per i tirocini dei corsi di Laurea in Lingue e Mediazione, aperta a studenti di altri corsi di laurea interessati al patrimonio. Sono previsti incontri con esperti del settore per i repertori linguistici, inquadramenti del singolo oggetto – o serie di oggetti - e presentazione delle scelte espositive e museali, contestualizzazioni linguistiche e culturali sull’uso, comparazioni storiche con aree limitrofe. È in corso di definizione la possibilità di realizzare video guide in LIS (Lingua Italiana dei Segni).

Non solo traduzione del nome dell’oggetto per la realizzazione della didascalia, ma una restituzione della vita materiale dell’oggetto attraverso le testimonianze che lo hanno accompagnato, i motivi della sua scelta, l’inserimento in una catena operativa, la pluralità di significati che può rivestire oggi.